Di questi giorni è la soluzione francese al problema delle vittime dell’alcool sulle strade. Secondo la proposta, l’automobilista recidivo “pizzicato” ubriaco alla guida del suo bolide rischia il sequestro temporaneo dell’autoveicolo: il tempo necessario per l’installazione di un pratico marchingegno che misura la quantità d’alcool nel sangue. E se il guidatore non supera il test? Nessun problema: andrà a piedi, perché il suo bolide si rifiuterà di accendersi.
Devo dire che questa soluzione mi piace. Davvero. A parte un piccolo bug del sistema: se riesco a trovare nei paraggi (o magari è direttamente un mio passeggero) una persona sobria, posso sempre chiedergli se mi fa “un tiro” per accendere la macchina.
Io invece avrei altre due soluzioni, una preventiva e una punitiva.
Quella preventiva consiste nel limitare la velocità delle gare automobilistiche: massimo 130 km all’ora anche per le auto di Formula 1. E che cazzo: ci credo che tutti vogliono correre a più non posso (in particolare se “gasati” dall’alcool e magari da una bella ragazza adescata in discoteca), quando ogni domenica ci somministrano automobili a 300 all’ora! Forse lo spettacolo ne risentirebbe un pochino, ma vuoi mettere la soddisfazione di vincere una gara di questo tipo?
Tutto questo mi ricorda l’intervento intrapreso dalla Melandri per contrastare il fenomeno crescente dell’anoressia: rinunciare a modelle filiformi e introdurre nel mondo della moda persone finalmente “normali”.
Tornando alla guida, rimane la mia idea per l’ambito punitivo. Suggerirei di considerare arma a tutti gli effetti un’automobile in caso di guida sotto l’effetto di alcool. Uccidi una persona perché sei ubriaco e non l’hai vista? Perfetto: da un punto di vista legale equivale ad aver ucciso con una rivoltella. Con tutte le conseguenze a cui il fatto porta.
A questo ovviamente va aggiunto un “premio” per gli automobilisti sobri. Non sarebbe male, ad esempio, gestire i limiti di velocità sulle Autostrade italiane come vengono gestiti in Germania: virtualmente non esiste alcun limite, se non in alcuni punti considerati più pericolosi. Dove. però. chi sgarra viene punito. Sempre.