Ieri sul Corriere della Sera Lombardia è stato pubblicato un articolo di Giuseppe Spatola riguardante “Inchiostro”. Mezza pagina del più importante quotidiano del nostro paese non sono male.
Non sarebbero male, se non fosse che rappresentano il peggior esempio di giornalismo che mi sia capitato sott’occhio (non volendo coinvolgere Inchisotro nella bagarre, faccio presente che parlo a nome mio).
Durante il pomeriggio del 21 aprile, Alessio Pappagallo e Alberto Bianchi (il direttore) si sono recati nella redazione di Inchiostro. La fotografa del Corriere li ha raggiunti e il giornalista li ha chiamati, intervistandoli per una decina di minuti. Non so se la conversazione è stata registrata, né se Giuseppe Spatola ha preso appunti. Solo la mancanza di entrambe le “precauzioni” giustificherebbe l’articolo (ma non la superficialità del giornalista).
Ecco alcune perle.
- Il direttore [di Inchiostro] resta in carica fino alla laurea, come vuole la tradizione.
Quale tradizione? E poi quale laurea? Triennale? Magistrale? - Inchiostro ha partecipato al festival della letteratura.
Forse era il Festival del Giornalismo di Perugia, ma si sa che in Italia il giornalismo è pura invenzione creativa, quindi paragonabile alla letteratura. - Il primo numero uscì nel 1995 sotto la direzione di Marzio Remus.
Va bene che Remus non era proprio un giovincello, ma nel 1995 aveva solo 22 anni. Cazzo! In teoria è possibile… e poi l’ha diretto fino alla laurea (la seconda), nel 2006? - Poi il comando passò a una donna, Luna Orlando.
Qui l’errore è cronologico: prima c’è Luna Orlando, poi Marzio Remus. Da notare come Luna Orlando non abbia diretto il giornale fino alla laurea, come vorrebbe la “tradizione”. - Tre direttori in 13 anni sono un record positivo.
Azz, tre direttori in 13 anni? Nemmeno Fidel Castro… - Stampiamo 110 numeri l’anno.
Un mensile sui generis, quasi quotidiano. Questo è palesemente un errore di stampa, quindi “perdonabile”.
- Alessio Pappagallo, collaboratore delle pagine politiche.
Inchiostro non ha pagine politiche. Basta leggerlo per capirlo…
Segue un intervento del Rettore, virgolettato, quindi senza invenzioni dell’autore dell’articolo.
Al di là delle battute che mi sono permesso di fare, segnalo che il corso di giornalismo da me seguito anni fa presso il Collegio Nuovo fornisce alcuni consigli su come redigere un articolo che include un intervista. Quello principale è: inviare una copia dell’articolo all’intervistato/interessato, possibilmente prima della pubblicazione.
V2-day, per un giornalismo più serio.
25 aprile 2008. Torino, piazza San Carlo, dalle 15 alle 22. Io ci sarò.