Ultima tappa del mio viaggio, Stoccolma.
Sono due le cose che mi hanno colpito all’arrivo all’aeroporto di Skavsta. In primo luogo l’aeroporto stesso, ad uso delle sole compagnie low cost e soprannominato dal sottoscritto “aeroporto Ikea”: lo scalo è stato infatti recentemente ristrutturato e ha l’aspetto della nota catena svedese di mobili.
Non poteva poi non attirare la mia attenzione il cielo non completamente buio nonostante fossero le 23. Il binomio latitudine-periodo prevede infatti che il sole di fatto non tramonti praticamente mai.
Quella luce solare che d’inverno la popolazione sente mancare, d’estate cerca di sfruttarla al massimo: l’ostello era infatti sprovvisto di qualsivoglia tipo di tapparelle e/o persiane per cui la sveglia alle 4 era garantita. Per fortuna era una vacanza.
La cultura svedese è molto più occidentale di quella delle tappe precedenti, e si può dire che Stoccolma sia una vera e propria città europea: centri commerciali, prezzi alle stelle, metropolitana, banche. Meno europea è però la sua topologia: il centro urbano è costruito su un vero e proprio arcipelago. L’isola centrale, Gamla Stan, è la principale meta di turisti, con il suo carattere antico e le sue stradine tipiche dei paesi marittimi.
Le principali attrazioni si trovano però sull’isolotto dirimpetto a Gamla Stan, dove si trovano Gröna Lund e il Wasa Muséet.
Il primo è sostanzialmente un parco di divertimenti in stile Gardaland, se non fosse per la peculiarità tutta nordica di essere nel centro della città.
Il Wasa Museet è forse l’attrazione più interessante di Stoccolma. Trattasi di una nave da guerra del 1600, affondata dopo solamente 1500 metri nel porto della capitale, ripescata nel 1960 grazie alla pazzia economica di un finanziatore svedese. Il museo che vi è costruito intorno riesce a ricreare in vari momenti la magia dell’epoca che ha visto nascere il vascello. Una tappa assolutamente da non perdere.
sisi il tuo blog descrive il vero. Complimenti per il blog è ottimo..