Riporto qui un interessante articolo sul futuro dei giornali, scritto da Marco Cagnotti per il blog tematico Stukhtra.
“Ah, signora mia, la carta! La carta non morirà mai! Io al piacere del giornale di carta proprio non ci rinuncio. La carta è un’altra cosa!”. Segue, rivolto all’interlocutore, uno sguardo di compatimento nella migliore delle ipotesi e di disgusto nella peggiore: compatimento e disgusto verso i barbari moderni, i seguaci del digitale, ormai incapaci di apprezzare le sane, buone, care vecchie abitudini di una volta. Come la carta, appunto. Brutta gente, quella lì. Gente che legge il giornale (sempre ammesso che lo legga, eh!) sul computer, o perfino sul telefonino, o magari su quei cosi nuovi… come si chiamano?… iPod, iPad, iCoso… insomma quella roba lì. No no no… vuoi mettere il rito quotidiano del giornale davanti a cappuccino e brioche?