SOS

La situazione è grave. Quando in un Paese che si definisce democratico l’opposizione è ridotta a chiedere aiuto all’estero, significa che una possibile dittatura è alle porte.

L’Italia dei Valori, quella che io considero l’unica vera forza di opposizione all’attuale governo guidato da Berlusconi, ha cavalcato l’onda del G8 per far sapere al mondo come in Italia la democrazia sia realmente a rischio. Ha parlato del Lodo Alfano, ha parlato del processo Mills, ha parlato della cena tra Berlusconi e due dei Giudici della Corte Costituzionale.

Tuttavia, ed è questo il vero problema, in Italia queste cose le sappiamo. Non siamo in Cina. I nostri giornali, anche se con meno attenzione di quanto potremmo aspettarci, le notizie le danno ancora. I telegiornali meno, è vero, ma il processo Mills e il Lodo Alfano sono informazioni che non sono passate inosservate.

Quello che dobbiamo chiedere all’estero, quindi, non è di liberarci di Berlusconi, ma di insegnarci a pensare con la nostra testa e, soprattutto, a votare. Il problema non è il Presidente del Consiglio che censura, perché non sono nemmeno troppo convinto che lo faccia davvero. Il nostro problema sono i giornalisti che si autocensurano per non perdere il posto, sono i pensionati che guardano solamente film e telenovele e, cosa ancora più grave, i molti, troppi giovani che credono nei reality.

Uscite, fate un giro, oppure state a casa e leggete internet. La vera informazione è qui; lo sono i blog, i giornali di ogni parte del mondo, lo sono le persone comuni che tutti i giorni usano la rete anche solo per dire come si sentono. Tramite Twitter il mondo ha saputo delle scosse sismiche in Abruzzo con tre ore di anticipo rispetto all’informazione tradizionale.

Questo è il futuro, ma solo nel nostro paese. Nel resto del mondo, infatti, è già presente.

Giochi matematici e molto altro

Come ogni estate, anche quest’anno a Caldé avrà luogo quello che io chiamo amichevolmente “meeting di malati di mente”: appassionati di matematica da tutta Italia sono i benvenuti a Caldé, località da sogno situata sul Lago Maggiore ai piedi di una bellissima rocca.

Il programma, molto ricco come sempre, può essere consultato sul sito ufficiale della manifestazione all’indirizzo http://www.tuttoenumero.it. Sulle stesse pagine web è possibile prenotarsi per partecipare.

Accorrete numerosi!

Pacchetto (in)sicurezza

Mi vergogno di essere italiano. Ora lo posso tranquillamente urlare.

Ieri, 2 luglio 2009, il Parlamento Italiano ha approvato il discusso pacchetto sicurezza, che di fatto distrugge lo stato di diritto. In particolare ci troviamo di fronte a norme che violano qualunque trattato internazionale sui diritti basilari dell’essere umano.

Da una parte essere clandestini diventerà sempre più difficile e li sotterrerà sempre di più nell’illecito. Ad esempio un articolo della norma punisce chi affitta una casa a un clandestino con una pena che può variare tra sei mesi e anno di carcere. O, ancora, si può citare la norma che impone ai medici di denunciare i clandestini che si dovessero rivolgere a loro per le cure.

Dall’altra parte viene a crearsi un gap legislativo mostruoso per tutti i clandestini che avranno dei figli nel nostro paese. I neonati, infatti, non avranno più d’ufficio la cittadinanza italiana. Riporto un brano di un articolo di Enrico Di Giacomo, giornalista freelance.

In Italia questi bambini non potranno avere un nome e una cittadinanza, diventeranno invisibili, privi di qualsiasi documento che attesti la loro identità e quindi senza diritti, senza la possibilità di andare a scuola e particolarmente vulnerabili ad abusi, sfruttamento, tratta di esseri umani e a diventare vittime della criminalità organizzata. Per i bambini nati in ospedale si potranno aprire procedimenti per la dichiarazione dello stato d’abbandono del neonato poiché i genitori sono impossibilitati a riconoscerlo. Questi bambini potranno essere separati dai loro genitori, in violazione del diritto fondamentale di ogni minore a crescere nella propria famiglia ed è prevedibile che aumentino i casi di parti in ambienti non sicuri dal punto di vista sanitario, con gravi rischi per la salute delle madri e dei bambini. Questo è in palese contrasto con la Convenzione ONU dei Diritti dell’Infanzia(2) del 1989, resa esecutiva in Italia nel 1991, e con la nostra Costituzione che proteggono l’infanzia e la maternità. Per questo chiediamo con forza al Parlamento di modificare il testo in discussione in modo tale da ristabilire l’aderenza delle nostre leggi ai principi internazionali e della nostra Costituzione. Nessun bambino in Italia deve diventare invisibile!

Informazione completa

Ogni tanto mi illudo che ci siano giornali che danno tutte le notizie. Il giornale perfetto, direi. E in quanto tale non esiste.

Una tragedia ha colpito l’Italia, parlo dell’esplosione del vagone carico di GPL presso la stazione di Viareggio. Una tragedia che viene usata per coprire i fatti sgraditi all’una o l’altra parte politica.

Sì, perché se è vero che (giustamente) tutti i giornali hanno dato peso alla notizia di cronaca, la Repubblica ha taciuto una notizia scomoda al centro sinistra: l’azzeramento della giunta regionale della Puglia da parte del Governatore Nichi Vendola. Quando a maggio il Governatore della Sicilia aveva fatto la stessa cosa con la Sicilia il quotidiano romano aveva dato ampio risalto alla notizia. A cercare bene, comunque, l’articolo esiste, ma non è linkato da nessuna parte nella homepage.

Non so se consolarmi del fatto che nemmeno il Corriere della Sera (versione online) abbia inserito la vicenda nella prima pagina. A dire il vero non ho trovato la notizia nemmeno cercando nella sezione “Politica”. Tuttavia, di una testata ormai in crisi come quella di Via Solferino non mi stupisco: ha preferito inserire la notizia di una coppia giapponese che ha ricevuto a Roma un conto da 700 euro in un ristorante vicino a Piazza Navona.

Beat it

Non sono qui per annunciare una notizia che ha fatto il giro del mondo, ma per sottolineare la morte di un genio. Pazzo, certo. Ma un genio.

Michael Jackson, morto a causa di un infarto alla giovane età di 50 anni, in pochissimi anni ha fatto tutto quello che un musicista non riuscirebbe a fare in una o più vite.

Era compositore, cantante, arrangiatore, ballerino e – nessuno può negarlo – uomo di spettacolo sempre capace di attrarre l’attenzione su di lui. Ha inventato un genere musicale nuovo; ha portato alla celebrità passi di danza come il moonwalk; l’album Thriller è il più venduto della storia della musica mondiale, con 110 milioni di copie (e chissà di quanto salirà questa cifra dopo la sua morte). Anche da un punto di vista sociale ha sollevato giudizi sempre discordanti sull’opinione pubblica per le operazioni chirurgiche effettuate per diventare bianco di pelle.

Inoltre, non dimentichiamolo, è coautore con Lionel Richie del famosissimo brano “We are the world”, scritto per il continente africano, che ha permesso di devolvere in beneficienza milioni di dollari (altro che concerto per l’Abruzzo andato deserto a Milano qualche settimana fa).

Qualcuno penserà che Michael ora abbia raggiunto la celebre isola (forse ispirazione per gli autori di “Lost”) in cui dimorano da decine di anni Elvis Presley e Marilyn Monroe. Forse è anche vero, perché certa gente non muore mai.

Spero solo che il coroner, nell’annunciare il decesso, abbia scritto “bianco” sul referto alla voce “colore della pelle”. Lui avrebbe apprezzato.

Annunci

Stazione di Pavia, nuovi pannelli e nuovo sistema di annunci in rodaggio. Sono le 17.36.

In arrivo al binario 2 treno per Piacenza delle ore 17.42 in ritardo di 20 minuti. Ci scusiamo per il disagio.

Arriva il treno.

Il treno delle 17.42 per Piacenza oggi non è stato effettuato. Ci scusiamo per il disagio.

Sono le 16.42.

Il treno delle 16.42 per Piacenza è in partenza dal binario 2.

Meno male.

Per essere sicuri

Nella consueta presentazione primaverile dei nuovi prodotti Apple sono spiccate due grosse novità: da una parte la seconda versione del melafonino iPhone, dall’altra un cospicuo aggiornamento del software su cui si basano tutti i gingilli dell’azienda fondata da Jobs (e da Steve Wozniak, ogni tanto vale la pena ricordarlo), ovvero Mac Os X. L’ultima versione rilasciata circa un anno fa, Leopard, sta per compiere un anno e mezzo; così, come da buone abitudini, sta per essere rilasciata la nuova versione: Snow Leopard.

La caratteristica più importante di questa release è il fatto di non avere nulla di nuovo. Dopo le ultime critiche in fatto di sicurezza (nell’annuale gioco in cui vince chi buca per primo un PC ha infatti “vinto” Leopard), la Mela ha rallentato la sua corsa verso un sistema futuristico per concedersi a migliorie in termini di sicurezza e prestazioni, ambiti accantonati un po’ con Leopard.

Mentre prima Apple veniva letteralmente “lasciata in pace” da hacker o semplici utenti malintenzionati, da quando Mac Os X ha raggiunto share del 5-6% l’interesse verso questo sistema operativo è di sicuro salito, rendendolo facile preda di virus e, più in generale, malware informatici.

Speriamo che davvero i tecnici della Mela stiano lavorando sodo perché, per una buona crescita, ce ne sarà bisogno.

Addio alla libertà

Dopo il post di addio al noto locale “Thunder Road” di Codevilla che oggi chiude i battenti, un altro pezzo di storia se ne sta andando. Si tratta della libertà dell’individuo, che ormai è minacciata da più fronti dall’attuale governo.

La legge sulle intercettazioni (1)

Troviamo in primis la nuova legge-bavaglio, appena approvata dalla Camera dei Deputati. Si tratta di una norma che impedisce l’utilizzo delle intercettazioni nei processi, tranne per motivi di mafia o terrorismo. In pratica se io dico a un mio amico che ho fatto una rapina in banca e vengo intercettato, la mia telefonata non può essere utilizzata in sede legale come prova a mio carico.

Se questo già non fosse sufficiente per urlare al golpe, dobbiamo tuttavia dare le giuste colpe. Leggendo la trascrizione della seduta, si legge infatti: “Avverto che il presidente del gruppo del Partito Democratico ha richiesto, ai sensi dell’articolo 51, comma 2, del Regolamento, che la votazione finale abbia luogo a scrutinio segreto.”

Perché? Semplice: alcuni Deputati del PD hanno votato con la maggioranza! Altro che golpe, qui siamo all’inciucio vero e proprio.

La legge sulle intercettazioni (2)

Come se non bastasse, all’interno della norma appena approvata alla Camera c’è un piccolo, invisibile comma che limita la libertà del web. Nella fattispecie, riassumendo, il detentore del sito internet diventa automaticamente responsabile dei contenuti pubblicati. Se questo apparentemente sembra sensato, non lo diventa nel momento in cui le persone possono commentare sui blog e scrivere sui forum. I commenti a questo articolo, secondo la legge in approvazione, diventerebbero di fatto farina del mio sacco e dovrei rispondere personalmente di ciò che in essi viene scritto.

I blog come questo, con poche visite al giorno, potranno anche sopravvivere, ma siti web più importanti come il blog di Beppe grillo o quello di Marco Travaglio subirebbero un pesante colpo.

Le ronde

La ciliegina sulla torta, per chi ancora pensasse che siamo in un paese libero, arriva con le ronde. Di fatto la norma già in funzione e voluta dalla Lega Nord ufficializza gruppi di comuni cittadini facendoli diventare veri e propri tutori dell’ordine, con un dubbio controllo sull’effettivo svolgimento del compito. Se all’inizio la cosa sarà magari gestita in modo rigoroso, chi mi dice che un domani non vengano a prendermi a casa perché voto dalla parte sbagliata? O chi mi dice che l’extracomunitario di turno non venga malmenato perché “sospettato” di aver commesso un crimine?

Addio al Thunder Road

Se è vero che tutto ha un inizio e tutto ha una fine (la regola vale anche per l’Universo e mette d’accordo creazionisti ed evoluzionisti), è anche vero che spesso la fine avviene troppo presto.

Così se ne va un’istituzione come il Thunder Road, locale di Codevilla (vicino Pavia) sul cui piccolo/grande palco si sono succeduti gruppi e cantanti solisti di grande successo. La causa è la stessa che ha portato alla chiusura del cinema multisala del centro di Pavia: il padrone dei muri ha sfrattato gli affittuari per aggiungere cemento e quadruplicare la rendita dell’edificio.

Così dopo 16 anni di feste, concerti e incontri domani il Thunder chiude “a testa alta”, organizzando una grandiosa festa a partire dalle 16.00 per andare a oltranza, finché se ne ha voglia.

Nonostante le critiche da me mosse in occasione del concerto dei Marlene Kuntz, spiace vedere uno spazio di aggregazione spegnersi non perché non abbia funzionato, ma perché le logiche di mercato prevedono che un negozio di scarpe sia preferibile a un locale che organizza concerti. Se questa è la crisi, quella vera, allora vuol dire che non ha nemmeno quell’effetto positivo di ridurre la corsa all’acquisto di massa tipica del capitalismo degli ultimi anni. Si stava meglio quando si stava meglio.

L’addio al Thunder redatto dal titolare del locale

Da un eccesso all’altro

Microsoft alla fine si è “calata le braghe”. Nella nuova versione di Windows (la settima) in uscita alla fine dell’anno, la multinazionale di Redmond non introdurrà di default già installato il browser Internet Explorer. Dopo aver sostenuto per anni che Windows ed Explorer erano inscindibili (ma dopo aver prodotto un Service Pack 2 di Windows Xp che permetteva di nascondere quest’ultimo), finalmente con la nuova release del sistema operativo la questione andrà a posto e il browser diventerà effettivamente disinstallabile al 100%. Non solo, ma nell’installazione di Windows non ci sarà del tutto.

Sembra tutto a posto e tranquillo? Niente di più sbagliato. L’Unione Europea, infatti, ha rincarato la dose: fornire un PC senza un browser non è la soluzione. I singoli venditori o produttori, senza troppi problemi, installerano a mano il noto navigatore: distribuire computer senza questo software non sarebbe allettante per gli utenti. Si tratterebbe quindi semplicemente di uno specchietto per le allodole che Microsoft metterebbe in piedi spacciandolo per il compromesso del secolo.

L’utente deve poter scegliere“, secondo la Commissione Europea.

Cosa intende? Mettere un menu a discesa alla prima accensione? E poi, “scegliere” tra cosa? Come si può selezionare l’elenco dei browser “aventi diritto” a questa scelta iniziale?

Mentre aspettiamo Windows 7, vedremo come Microsoft riuscirà ad accontentare l’Europa.