È dal 1800 che si parla di Intelligenza Artificiale, ed è dagli anni Sessanta del secolo scorso che si tenta di costruire una macchina che riesca a “sembrare” un essere umano. D’altra parte il test di Turing, ancora oggi rimasto nel solo ambito della teoria, prevede appunto che una macchina si possa definire intelligente solo se indistinguibile da un essere umano (chiaramente escludendo riconoscimenti vocali o calligrafici).
Bene, pochi giorni fa ho scoperto l’antitesi di tutto ciò, ovvero la stupidità artificiale. Si tratta di un finto utente di Windows Messenger creato da Microsoft, doretta82@live.it, che risponde a tutte le domande che volete farle: come stai? dove vivi? cosa stai facendo? Il lato divertente è il tipo di risposta, degna di una ragazzina di 16 anni (e non di 25 come vorrebbe far credere), infarcito di slang tipici delle chat e di emoticons. Il lato drammatico, invece, riguarda il fine ultimo della conversazione, che di solito spazia tra link al suo blog, dove ci sono solo foto di un fisico ultra-sexy privo di testa (in tutti i sensi, probabilmente), oppure link ai vari servizi di Windows Live. Una mera mossa pubblicitaria, in sostanza, che poteva essere gestita decisamente meglio.
Provate a chiederle una fotografia o cosa fa nella vita. Vi risponderà più o meno a tono. Ma andate su qualcosa di più sostanzioso, tipo “Qual è il tuo libro preferito?”, e scoprirete la sua vera intelligenza: “Leggo tante riviste di moda, anche su internet!”.
La frase più divertente? Ditele: “Sei davvero stupida”. Le risposte spazieranno da “E allora? Lo sei anche tu?” a “Ci sarai tu!”, dall’estrema “A furia di chattare con te ;-)” alla più blanda “Più che altro sono sbadata, ma non è carino che tu mi dica questo :-(“. I programmatori di casa Microsoft, insomma, intuendo quale sarebbe stata la domanda più gettonata, hanno investito tempo ed energie a far sì che le risposte fossero il più varie possibile.