Occhio alle ventoline

Skype

La chiamano Guerra Fredda. È l’unico conflitto di questo mondo che non fa vittime, che non implica l’uso di armi. Basta averle. Mi ricorda un po’ l’entrata in vigore delle nuove leggi sull’autocertificazione: finché tutto va bene, ognuno può dire all’altro “io sono più figo!”. Un’invidia del pene a livello planetario.

Tuttavia ormai la Russia sa che i suoi aerei “tirati fuori dalla naftalina” sono un po’ datati, quindi ha trasformato la Guerra Fredda in una Guerra Tiepidina, raffreddata solo dalle ventoline che ci sono nei computer. Visto che militarmente non è troppo presa in considerazione, la battaglia si è spostata sui bit. Il noto portale Slashdot ha infatti dichiarato che l’attacco che ha messo in ginocchio Skype, il più celebre prodotto di telefonia via internet, proveniva dalla Russia. Nel suo articolo inserisce anche un link a un fantomatico sito russo contenente il codice in Perl dell’exploit.

Ora anche l’India e il Giappone sono in fieri con un’alleanza che contrasti quella di Russia e Cina, che a sua volta contrasta la Nato. Purtroppo non è Risiko, quindi bisogna stare attenti: gli indiani sono i migliori hacker del mondo!

Nostalgia

Ex stazione di Ospedaletti

No, non è un fotomontaggio: si tratta della vecchia stazione del Comune di Ospedaletti, in Liguria. Dopo l’inaugurazione della nuova linea ferroviaria, i vari enti che hanno preso in gestione le vecchie stazioni non se la sono sentita di “cambiarne la fisionomia”. Dovevano rimanere coerenti con la la policy seguita per costruire la linea nuova, già ufficialmente vecchia e fuorilegge il giorno dopo la sua inaugurazione. Fa sempre bene mantenere un legame con il passato.

Quando i lavori sono iniziati io non ero ancora nato, non c’era internet e l’Italia aveva vinto solo due volte la Coppa del Mondo di calcio (quest’ultima precisazione temporale serve per coloro che ogni giorno leggono la Gazzetta dello Sport al posto del Corriere della Sera). Nel frattempo le leggi sono cambiate e la Comunità Europea ha iniziato a contare qualcosa, almeno in fatto di economia e sicurezza. Nel 2001 è stata aperta in fretta e furia perché pochi mesi dopo scadeva la proroga per poter attivare la linea senza doversi adeguare alle norme vigenti all’epoca.

Per fare un lavoro del tutto analogo, a Monte Carlo ci sono voluti tre mesi. Hanno iniziato venticinque anni dopo e hanno finito due anni prima.

Il 7 ottobre 2003, la nota trasmissione di Raitre Report (qui gli assidui lettori della Gazzetta si sentiranno smarriti) aveva già segnalato i primi problemi della neonata linea, e Trenitalia aveva già licenziato un ferroviere perché reo di avere raccontato tutta la verità alla stampa.

Credevo che i dipendenti statali fossero duri da licenziare, e invece un po’ di meritocrazia esiste anche nel nostro paese: chi più si sbatte, più probabilità ha di perdere il posto. Sarà per questo che il 90% di loro non fa un tubo tutto il giorno…

Involuzionismo

Profeta in fasce

Sono ateo praticante, e questo si sa. Sono una persona aperta, e anche questo spero si sappia. Ma a tutto c’è un limite. Leggo oggi sul sito di Repubblica che esiste sulla faccia della Terra un bambino che dall’età di tre anni viene considerato un profeta per la sua tendenza “naturale” a predicare le idee del Creazionismo. A parte l’opinione che ognuno di noi può avere sulla mai inflazionata teoria del “chi siamo? da dove veniamo?”, giusta o sbagliata che sia, credo che in ogni caso una o l’altra teoria perda punti e credibilità quando a raccontarla è un bambino di tre anni. Il quale niente può essere se non il risultato di un’educazione… monodirezionale, diciamo.

Sta di fatto che in quest’ultimo periodo, in particolare dopo che la Moratti ha abolito l’insegnamento della Teoria Evoluzionistica nelle scuole, crescono a vista di mouse i siti web (e gli episodi in genere) a favore della Teoria della Creazione, secondo la quale tutti gli esseri viventi sarebbero stati creati da Dio.

Insomma: protestiamo! Se veramente è andata come dicono, allora il mio comportamento da totale idiota non sarebbe dovuto al fatto che un tempo ero una scimmia, ma semplicemente al fatto che Dio, forse, non è così perfetto come tutti credono…

Davide e Golia

Harry Potter

Harry Potter non è morto. Su internet girano immagini (vedere qui sopra) per annunciare in anteprima e inconfutabilmente quella che poteva essere la più grande catastrofe del secolo, anzi del millennio (ed è iniziato solo da sette anni)! Fortunatamente un attento dipendente della nota casa editrice inglese Bloomsbury ha annunciato, addirittura in anticipo, la salvificante notizia. Amen.
Una cosa simile era capitata qualche giorno fa a un povero ragazzo che era riuscito a trovare su internet le prime quattro puntate della nuova serie di 24, telefilm che consiglio a tutti, qualche settimana prima della messa in onda. La Fox sostiene che questa bischerata le sia costata 4 milioni di dollari. A parte che non riesco nemmeno a immaginarmi tutti quei soldi in una volta sola, ma mi sembra che stiamo rasentando il ridicolo. Sicuramente il malcapitato ha sbagliato (e altrettanto sicuramente ne era consapevole), ma pare eccessivo stimare una perdita economica così ingente. Ora il giovane “hacker” rischia tre anni di carcere: una vita rovinata per una burla, in cui nessuno si è fatto male e, oggettivamente parlando, nessuno ci ha rimesso nulla.

Con questo non sto appoggiando l’azione del giovane, ma bisognerebbe ogni tanto valutare come una pena di un certo tipo possa non essere bilanciata rispetto alle altre pene e rispetto all’effetto che l’azione ha causato. Spesso si parla di decine di migliaia di euro per presunte diffamazioni di cui dopo pochi giorni non si parla nemmeno più. E decine di migliaia di euro possono rovinare una persona. Il solito Davide contro Golia, insomma, in cui però a vincere è proprio quello più grosso. Benvenuti nella vita vera.